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Curarsi da solo o rivolgersi a un naturopata: questo è il dilemma!

  • Immagine del redattore: Naturalma
    Naturalma
  • 12 feb 2019
  • Tempo di lettura: 5 min

Nella società di oggi viviamo continuamente impulsi che ci portano a pensare, riflettere o agire d’impulso.

L’uso dei rimedi naturali é un esempio evidente.

Da qualche anno ormai sono entrati nell’ uso comune oli essenziali, piante come la lavanda, l’origano, l’uso di creme come la calendula o l’arnica. E’ senza dubbio positivo che ci sia uno stimolo verso la medicina naturista, verso l’importanza dell’uso dei prodotti della natura per curarci o prevenire, ma siamo realmente sicuri di essere sulla giusta strada quando la nostra vicina ci consiglia di prendere la Maca perché ha letto un articolo su google ed è sicurissima che fa al caso nostro? O possiamo essere certi che quel mal di testa cronico si possa curare con quelle bacche indiane che ci ha venduto quella simpatica signora al mercatino di primavera?

L’obiettivo di quest’ articolo è approfondire e conoscere il lavoro del naturopata per poterci orientare a compiere una scelta consapevole e completa per il nostro benessere: buona lettura!



Cos'è la naturopatia?

La naturopatia viene praticata attraverso diverse modalità, tra cui terapia manuale, idroterapia, fitoterapia, oligoterapia, aromaterapia, consigli alimentari e così via. I professionisti della naturopatia danno un approccio olistico alla cura del paziente, che include non usare la chirurgia invasiva o la maggior parte dei farmaci sintetici.

Un naturopata è una persona preparata in anatomia, la fisiologia, la biochimica, la nutrizione ... vale a dire con una sufficiente conoscenza del funzionamento del corpo umano. La sua missione è la prevenzione e il trattamento delle sofferenze di ogni essere umano attraverso l'osservazione e monitoraggio delle leggi della natura e uso delle risorse che ci fornisce.

Storia della naturopatia

La naturopatia ha origine in Europa e negli Stati Uniti, ma oggi è praticata in molti paesi in tutto il mondo ed è soggetta a diversi standard di regolamentazione. Il termine fu coniato alla fine del diciannovesimo secolo da John Scheel e poi da Benedict Lust. La prima università naturopatica fu fondata a New York da Lust nel 1905. Dopo il 1930 con la scoperta della penicillina, antibiotici e corticosteroidi, la medicina naturopatica andò in declino, insieme alla maggior parte delle altre professioni naturali. Nello stesso tempo in India la naturopatia stava sviluppando un'altra corrente diversa dalla corrente occidentale in molti aspetti, specialmente nella sua enfasi sul rigoroso vegetarianismo e yoga. La naturopatia è stata resa popolare in India dal Mahatma Gandhi perché era economica e adattabile alle circostanze dell'India. Il sistema è cresciuto in popolarità verso la fine del 1900 ed è ancora molto popolare a causa di numerosi ospedali di naturopatia nel paese.



I principi della Naturopatia

1. Il potere curativo della natura "Vis medicatrix naturae"

Questo principio ha due aspetti: uno è che il corpo ha la capacità di guarire se stesso ed è qui che diventa importante il ruolo del medico naturopatico per facilitare questo processo naturale; il secondo è che puó essere curato dalla natura. Naturalmente, è essenziale includere abbastanza sonno, esercizio fisico e una dieta adeguata in entrambi gli aspetti.

2. Identificare e trattare la causa "Causam Tolle"

Per completare la completa guarigione, prima devono essere rimosse le cause alla base della malattia, la quale infatti può esistere su più livelli: fisico, mentale, emotivo e spirituale.

3. Prima non ferire "Primum non nocere"

Qualsiasi terapia che interferisca con il processo di guarigione naturale deve essere evitata e la forza vitale naturale dell'individuo deve essere supportata per facilitare la guarigione.

4. Tratta l'intera persona

Uno degli aspetti molto importanti della naturopatia è l'approccio olistico ossia la convinzione che il trattamento immediato deve andare oltre i sintomi e che per raggiungere il benessere fisico occorre trattare, oltre al corpo, lo spirito e l'anima.

5. Il Naturopata come insegnante. "Docere"

Il Naturopata ha, tra l'altro, il ruolo di educare e incoraggiare le persone ad assumersi la responsabilità della propria salute e, naturalmente, a educare le loro pratiche.

6. Prevenzione

L'enfasi sulla naturopatia non è nella lotta contro le malattie, si tratta di costruire la salute e prevenire le malattie.



Come si svolge la consulenza con un medico naturopatico?

Non differisce molto dalla consultazione convenzionale: si analizzano ad esempio i sintomi, la storia familiare, le abitudini alimentari e di vita.

Durante la consulenza si analizzano dunque la dieta, le abitudini e l’ambiente di vita e lavoro del cliente, i suoi hobby, se pratica attività fisica, perché tutto questo ha a che fare con la sua salute. Si prova poi a mettere in relazione le sue abitudini con quello che succede nella sua vita in quanto, indipendentemente dall’impegno profuso nel seguire un trattamento, se non correggi gli elementi che disturbano manterrai il problema.

Il naturopata tratta la persona, non solo il problema che ha.

Dà molta importanza agli emuntori, che sono le vie per l'eliminazione delle tossine dell'organismo, perché per costruire prima occorre pulire. Quindi si inizia con una fase di detossificazione per rimuovere gli ostacoli alla forza di guarigione interna, in modo che possa agire liberamente ed efficacemente.

Prima si cerca di mettere ordine dentro e poi, per quanto possibile, all'esterno.

E se la persona ad esempio ha un lavoro e non può cambiarlo, il Naturopata la aiuta a capire che può modificare il suo atteggiamento nel lavoro, continuare con la stessa attività ma vivendola in modo diverso. Perché la realtà oggettiva non esiste, noi la costruiamo.

Questo modo di vedere la salute comporta uno sforzo che a volte non si vuole fare.

Ma ricordiamoci che gran parte delle malattie é legata alle abitudini, al modo in cui ci relazioniamo, a ciò che mangiamo, al respiro, al senso dell'umorismo con cui prendiamo le cose.

Quando prendi coscienza del fatto che la tua salute dipende SOLO da te assumi finalmente il potere di migliorarla e di farlo in modo definitivo.




Concludendo, quali sono i vantaggi di rivolgersi al Naturopata invece che tentare il “fai da te”?

1. Innanzitutto la visione esterna, da parte del Naturopata, del disturbo che ci affligge è più obiettiva rispetto a quella che potremmo avere noi.

2. Il Naturopata possiede competenze acquisite attraverso diversi anni di studio e può consigliare il rimedio giusto per il singolo individuo. Ricordiamoci che due diversi individui con lo stesso disturbo hanno bisogno di rimedi differenti per guarire perchè ognuno è UNICO.

3. Il Naturopata cerca di comprendere la causa profonda che ha determinato la malattia e non si limita a curare il disturbo. Rimuovendo la causa il disturbo non si ripresenta più.

4. Il Naturopata utilizza metodi di cura NATURALI, non invasivi, che non danneggiano altri organi od apparati rispetto a quelli già ammalati.

5. Il Naturopata ha gli strumenti per capire quale rimedio utilizzare per primo e come procedere nell’iter di cura al fine di raggiungere la guarigione completa e definitiva.

6. Il Naturopata affianca il medico allopatico per consentire alla persona di attenuare gli eventuali effetti collaterali dei medicinali tradizionali.

7. Il Naturopata educa l’individuo a prendersi cura di se stesso facendogli capire gli atteggiamenti disfunzionali in modo che lo stato di salute raggiunto sia duraturo.

 
 
 

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